Queridos (e os demais) leitores, publico, hoje, extraordinariamente, a homilia de Mons. Tissier de Mallerais, do dia 03 de junho de 2012, em Saint-Nicolas-du-Chardonnet, em Italiano e Espanhol. Fico devendo a tradução para o Português, que certamente será publicada, em breve, por algum entre os nossos mais renomados blogs católicos.
Apenas para dar uma satisfação aos meus poucos e fieis leitores, informo que me encontro em convalescência de uma abençoada e providencial enfermidade - aproveito o ensejo para agradecer as orações por essa pobre alma que vos escreve - que me deixou "de molho" desde o dia 26 de maio, em virtude da qual comecei um real processo de desapego à Internet e a tudo o que ela proporciona.
Antes de adoecer, eu já havia programado uma série de publicações (A Selva, de Santo Afonso Maria de Ligório) que iria até o começo do ano que vem, com a esporádica publicação de alguns artigos que eu reputasse interessantes, já procurando exercitar meu afastamento desse entretenimento pernicioso que a Net representa. A Divina Providência, contudo, quis me dar um "empurrãozinho amigo" e fez com que eu realmente não pudesse acessar a Net e, em seguida, que eu já nem quisesse mais fazê-lo de minha própria vontade, pois, quando eu já podia me sentar, no conforto de meu quarto, não senti vontade alguma de utilizar meu laptop, que se tornou praticamente obsoleto...
Eu ainda vou refletir se continuarei me ocupando, mesmo que esporadicamente, com a Net, a qual, graças a Meu Criador, me interessa cada vez menos...
Então, sem mais delongas, aqui vai a homilia de que falei e que é de grande importância:
Mons. Tissier, Paris, domingo, 3 de junho de 2012 |
IN ITALIANO:
“Non pensiamo che per il fatto che Roma oggi ci propone un accordo, una situazione ufficiale nella Chiesa, dobbiamo rinunciare a proclamare queste verità, evidentemente forti, che contraddicono il Concilio” .
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, così sia.“Mi è stato dato ogni potere in Cielo e sulla terra, andate dunque e insegnatelo a tutte le nazioni, battezzatele nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Questa è la missione della Chiesa e la missione della Fraternità san Pio X.
E’ la fede che abbiamo nel potere di Nostro Signore Gesù Cristo; nel potere di Cristo Re e di Cristo Sacerdote che ci anima dalla nostra fondazione. Abbiamo condotto questa battaglia per il Cristo Sacerdote, per il suo sacerdozio, per i suoi sacerdoti, e per il Cristo Re, cioè per una civiltà cattolica, per uno Stato cattolico.
Noi continueremo a lottare, carissimi fedeli, come lo hanno fatto i santi dei primi secoli della Chiesa di fronte alle eresie che minavano la fede cattolica come oggi. Dobbiamo fare un paragone tra le eresie ariane, contro la SS. Trinità, e l'eresia attuale contro il Sacerdozio e la Regalità di Gesù Cristo.
Comincerò questo paragone esponendovi semplicemente tre eresie dell'antichità che sono state vinte dai santi e dai sacerdoti.
Innanzitutto l'arianesimo. Ario, sacerdote ad Alessandria d'Egitto, si erse contro il dogma cattolico dichiarando: “ No, il Verbo di Dio, il Figlio, non è uguale al Padre, non è Dio. Il Verbo di Dio è una creatura”, e cita san Paolo a sproposito dicendo che “Egli è il primogenito tra tutte le Creature”. San Paolo ha scritto che Gesù è il primogenito di tutte le creature, considerando il piano di Dio. Dio lo ha visto per primo nel suo piano di creazione.Ha visto suo Figlio incarnato. Ario dice “ No! E' indegno che Dio diventi carne. Io ho trovato una nuova dottrina: il Verbo non è Dio”.
Allora si riunisce un concilio, un vero concilio, quello di Nicea, per condannare Ario e dichiarare che il Verbo di Dio è in tutto uguale al Padre. Il Verbo è consustanziale al Padre, come affermiamo ogni domenica nel Credo: consubstantialem Patri: il Verbo, Dio Figlio, è consustanziale a suo Padre. Insieme formano un'unica sostanza, un solo Dio.
E’ questa una parola filosofica, che non esisteva nella Bibbia ed i padri del concilio hanno esitato ad adottarla poiché proveniva dalla filosofia e dal paganesimo. Essa poteva portare a pensare cose completamente stravaganti, come il fatto che Dio Padre e Figlio sarebbero soltanto delle rappresentazioni di una sola persona. Dunque in Dio esisterebbe un'unica persona che assumerebbe di volta in volta la maschera del Padre o del Figlio. Anche sant'Atanasio ha avuto delle difficoltà ad adottare quel vocabolo, consustanziale, ma alla fine lo ha adottato, ed ha applicato il concilio di Nicea.
Per questo ha lottato, combattuto e sofferto. E’ stato mandato in esilio, si è rifugiato nel deserto: per la fede nella Santissima Trinità; per difendere l'uguaglianza assoluta del Padre e del Figlio; per difendere la divinità del Verbo di Dio. Non è forse quello che dobbiamo fare anche noi, cari fedeli, combattendo senza pietà gli eretici ariani?
Fu l’energia di Sant’Atanasio che in gran parte contribuì a sconfiggere l'eresia ariana. Dunque, non dobbiamo cessare la lotta che durerà ancora, a mio parere, vent'anni perché la crisi che subiamo attualmente è una crisi grave, quindi una crisi lunga. La storia della Chiesa mostra che tutte le grandi crisi sono durate settant'anni come l'arianesimo o il grande scisma. Quindi probabilmente la crisi conciliare durerà settant'anni, perciò dobbiamo aspettare ancora trent'anni. Non crediamo troppo in fretta alla vittoria. L’otterremo, perché Gesù ha dato ogni potere alla sua Chiesa e noi lo crediamo.
La seconda eresia sorta in seguito fu l'eresia nestoriana.
Nestorio, vescovo, patriarca di Costantinopoli, dichiara che dire che il Verbo è divenuto carne, “Verbum caro factum est”, è uno scandalo. “Affermare che Dio si unisca ad una carne, cioè al corpo di Gesù è uno scandalo. Dio è puro spirito, non può unirsi ad un corpo. Ciò ripugna alla filosofia, ed io, Nestorio, ho trovato un'altra soluzione. Gesù, l'uomo Gesù, per i suoi atti ha meritato la divinità. Così Gesù è diventato Dio, dunque Gesù è Dio”. Affermare che Gesù sia Dio è perfettamente corretto. Ma si può dire che Nestorio professasse la fede cattolica? Egli afferma che Gesù è Dio, ma in che modo? Non è Dio che si è fatto uomo, è Gesù, l' uomo Gesù, che è diventato Dio. E’ forse questa un’affermazione cattolica? No di certo. E’ un’eresia. Purtroppo è ciò che un certo professore di Ratisbona, quarant'anni fa, professava nelle sue lezioni, dicendo che Gesù va talmente al di là di se stesso, grazie alla sua carità...,si estende oltre a se stesso fino da unirsi all'Uno, cioè a Dio. Un'eresia, che assomigliava a quella nestoriana.
Dunque stiamo bene attenti, cari fedeli, a professare la fede cattolica come si deve. Non basta dire che Gesù è Dio, bisogna affermare che Dio che si è incarnato. Dio si è fatto uomo. E’ il mistero dell'Incarnazione. Allora ci sono stati dei santi, come san Cirillo d'Alessandria, che hanno lottato per questo errore, perché se Gesù non è Dio, se è un uomo, allora la Santa Vergine ha messo al mondo un uomo. Dunque la Santa Vergine non è Madre di Dio. “Santa Maria Madre di Dio, prega per noi, no, non può essere vero, la Santa Vergine è Madre dell'uomo Gesù Cristo”. Questa è' un'eresia, un'offesa alla Madonna. Come negare la sua maternità divina? San Cirillo si erse contro di essa, e con lui il concilio di Efeso, affermando che la Santissima Vergine è veramente Madre di Dio poiché ha messo al mondo Colui che è Dio da tutta l’eternità, l'Uomo-Dio, Gesù Cristo. Se Maria SS. è Madre dell'Uomo-Dio, è la Madre di Dio. Suo Figlio è Dio. La seconda Persona della SS. Trinità, Dio Figlio.
San Cirillo fu un santo che non esitò a confutare le eresie e perciò fu anche perseguitato. Egli le ha confutate spiegato la fede cattolica. Così dobbiamo fare noi oggi, cari fedeli, confutando la libertà religiosa, e spiegando la fede cattolica. La libertà religiosa vuole che si rispettino tutti quelli che professano gli errori religiosi. Vuole che lo Stato lasci la libertà a tutti gli errori, a tutte le false religioni, in nome della dignità umana. Noi diciamo di no. E’ Gesù Cristo che deve regnare, che deve regnare nei cuori e deve regnare pubblicamente nello Stato. Lo Stato deve essere cattolico.
Noi volgiamo confutare l'errore di questa falsa dignità umana; della libertà di tutti (i falsi culti), che lo Stato dovrebbe rispettare. Ciò è impossibile e falso. Dobbiamo invece affermare la Verità, cioè che solo Gesù ha il diritto di regnare pubblicamente nello Stato. Ecco cosa dobbiamo fare seguendo l'esempio di san Cirillo d'Alessandria. Non pensiamo che per il fatto che Roma oggi ci propone un accordo, una situazione ufficiale nella Chiesa, dobbiamo rinunciare a proclamare queste verità, evidentemente forti, che contraddicono il Concilio. Non dobbiamo rinunciare a combattere il Concilio e gli errori del Concilio.
Il terzo esempio che vi farò è quello dell'eresia dei Pneumatomachi.
Dopo il concilio di Efeso, alcuni affermarono che lo Spirito Santo non é Dio. Terza eresia: “Il Padre è Dio, il Figlio è Dio, ma lo Spirito Santo non, non lo è. Lo Spirito Santo è una creatura. La prova? Il fatto che sia Gesù a mandarlo:“ il Paraclito, lo Spirito di Verità che vi manderò quando sarò presso il Padre ”. Se Gesù manda qualcuno significa che è una creatura”. Ecco l’errore dei Pneumatomachi.
Allora, cari figlioli, è forse vero che lo Spirito Santo non è Dio? Spero che siate pronti a protestare e a professare la vostra fede. Sì, lo Spirito Santo è Dio, come il Padre e il Figlio. Noi facciamo il segno della croce nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo per mostrare che le Tre Persone divine sono tutte e tre Dio. “Nel nome del Padre”, c'è un solo nome, quello del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Un unico Dio in Tre Persone. Lo Spirito Santo è Dio. Allora san Basilio di Cesarea, nel Ponto, si erse per protestare contro questo errore e dire: “Lo Spirito Santo è veramente Dio, noi dobbiamo adorarlo come il Padre ed il Figlio”. Egli ha lottato per questo ed ha trionfato sull'errore.
Avvicinandosi alla soluzione della crisi, dopo forse venti o trent'anni, san Basilio vedendo che gli eretici, Pneumatomachi, cominciavano a convertirsi, (sarebbe bello che ora i conciliari cominciassero a convertirsi, ma non è il caso. Nessuno. Né a Roma né nelle diocesi. Nessuno) vedendo che cominciavano a ritornare alla fede cattolica decise che non era il caso di insistere, obbligandoli a dire che lo Spirito Santo è Dio, perché questo avrebbero esitato a professarlo.
Allora ha fatto uso di una formula più tenue, dicendo che lo Spirito Santo deve adorarsi con il Padre e con il Figlio e riceve la medesima gloria del Padre e del Figlio: “Noi dobbiamo adorare lo Spirito Santo come il Padre ed il Figlio, dobbiamo tributare la medesima gloria allo Spirito Santo che al Padre ed al Figlio”. Una formula più tenue, ma che professa la fede cattolica, senza equivoci. Se dobbiamo adorare lo Spirito Santo, è perché è Dio; se noi dobbiamo la stessa gloria allo Spirito Santo che al Padre ed al Figlio, è perché lo Spirito Santo è Dio.
San Basilio non ha usato parole equivoche riguardo agli eretici, che ritornavano alla Chiesa. Ha preteso che professassero la fede cattolica integrale ma con una formula più tenue. Ha fatto uso di prudenza, cosa molto buona, ma professando la vera fede. Non accettando di firmare delle cose equivoche. Ecco cosa dobbiamo fare oggi. Rifiutare delle formule equivoche e non smettere di condannare l'errore e di professare correttamente la fede cattolica.
Quando i conciliari, fra vent'anni o venticinque anni torneranno; quando si pentiranno del Concilio, quando vedranno continuare la catastrofe con i seminari completamente vuoti, le chiese in rovina, l'apostasia e l’immoralità ovunque, vorranno fare penitenza, e riconosceranno tali errori. Quando i conciliari nella Chiesa cominceranno a mostrare pentimento noi potremo usare formule più tenui per aiutarli a tornare, ma non adesso, mentre la crisi attualmente imperversa totalmente. Ora noi dobbiamo proclamare e condannare gli errori del Concilio, specialmente la negazione della regalità di Cristo, il rifiuto di Cristo Re.
Ecco, cari fedeli, il nostro programma di battaglia. Non facciamoci illusioni, la crisi è lungi dall'essere finita. Bisognerà combattere ancora a lungo e organizzarci per perseverare e continuare a professare la fede cattolica integrale, con la totale fiducia nel potere di Nostro Signore Gesù Cristo.
“Mi è stato dato ogni potere così in Cielo come in terra, andate dunque nel mondo intero, predicate la Verità, predicate la Santissima Trinità, predicate il Cristo Re, predicate il Cristo Sacerdote, affidatevi anche alla mia Madre divina, che ha tutte le grazie, che distribuisce tutte le grazie. E' anche grazie a Lei che trionferò sui miei nemici, è grazie a Lei che riporterò la fede cattolica integra nella mia Chiesa. Affidatevi a mia Madre, Vergine, Immacolata nella sua Fede”. Che la santa Vergine ci conservi la santa fede immacolata.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, così sia.
EN ESPAÑOL:
Mons. Tissier de París, Domingo, 03 de junio 2012
“No creo que por el hecho de que Roma nos ofrece hoy un acuerdo, una posición oficial en la Iglesia, debemos dejar de proclamar estas verdades, evidentemente, más fuerte, y que contradicen al Concilio.”
«En el nombre de Espíritu Padre, Hijo y Espíritu Santo, Amén».
«Toda potestad me es dada en el cielo y en la tierra. Por tanto, id, y haced discípulos a todas las naciones, bautizándolos en el nombre del Padre, y del Hijo, y del Espíritu Santo». Ésta es la misión de la Iglesia y la misión de la Fraternidad de San Pío X. Y la fe que tenemos está en el poder de Nuestro Señor Jesucristo, en el poder de Cristo Rey y Cristo Sacerdote. Esto es lo que nos motiva desde nuestra fundación. Llevamos a cabo esta batalla por Cristo Sacerdote, por su sacerdocio, por sus sacerdotes, y Cristo Rey, por una civilización católica, por un Estado católico. Vamos a seguir luchando queridos fieles, al igual que los santos de los primeros siglos de la Iglesia contra las herejías que amenazaban la fe católica como las hay ahora.
Tenemos que hacer una comparación entre la herejía arriana, en contra de la Santísima Trinidad, la herejía contra el sacerdocio actual y el Reinado de Jesucristo. Iniciaremos ésta comparación con la exposición de tres herejías de la antigüedad, que fueron ganadas por los santos y sacerdotes.
Primero el arrianismo. Arrio, un sacerdote de Alejandría, en Egipto, se levantó contra el dogma católico, al declarar: “No el Verbo no es Dios, el Hijo no es igual al Padre, el Verbo de Dios no es una criatura”, y cita a San Pablo fuera de lugar diciendo que Él es el primogénito de todas las criaturas. San Pablo escribió que Jesús es el primogénito de toda criatura, teniendo en cuenta el plan de Dios, Dios lo ha visto por primera vez en su plan de la creación. Ha visto a su Hijo encarnado. Arrio dice “¡No, es indigno de que Dios se haga carne! He encontrado una nueva doctrina de la Palabra es Dios”. Entonces te encuentras con un Concilio, uno de verdad, el de Nicea que sirve para condenar a Arrio y declarar que la Palabra de Dios está en todo igual al Padre, (en un solo Señor Jesucristo, Hijo unigénito de Dios, engendrado por el Padre, de la sustancia del Padre), El Verbo es consubstancial con el Padre, como decimos todos los domingos en el Credo: consubstantialem Patri: La Palabra, Dios y el Hijo es consubstancial al Padre. Juntos forman una sustancia, un solo Dios y esta palabra filosófica en aquél entonces no existía en la Biblia y los Padres del Concilio dudaron en adoptar, ya que venía de la filosofía y del paganismo. Esto podría llevar a pensar en algo completamente descabellado, como el hecho de que Dios el Padre y el Hijo no son más que representaciones de una sola persona. Por lo tanto Dios no es una persona que tome de vez en cuando la máscara del Padre o el Hijo. San Atanasio también tuvo dificultades para tomar la palabra consustancial, pero fue finalmente aprobada, y se aplica el Concilio de Nicea.
Sufriendo y luchando, San Atanasio fue enviado al exilio, se refugió en el desierto, por la fe en la Santísima Trinidad, para defender la igualdad absoluta del Padre y del Hijo, para defender la divinidad de la Palabra de Dios, -lo que hacemos también queridos fieles-, la lucha contra los herejes arrianos fue sin piedad. San Atanasio era la fuerza que en gran medida ayudó a derrotar a la herejía arriana. Por lo tanto, no hay que parar la pelea que va a durar, en mi opinión, veinte años por la crisis que experimentamos hoy en día, es una grave crisis, una crisis muy larga.
La Historia de la Iglesia nos muestra que todas las grandes crisis han durado setenta años como el arrianismo o el Gran Cisma. Así que probablemente la crisis conciliar podría durar hasta setenta años, así que tenemos que esperar otros treinta años. No llevamos prisa para ganar. Lo conseguiremos, porque Jesús ha dado todo el poder a su Iglesia y lo creemos.
La segunda herejía fue contraída a través de la herejía nestoriana. Nestorio, obispo, patriarca de Constantinopla, declara que el decir «el Verbo se hizo carne», Verbum caro factum est, es un escándalo. “Decir que Dios se une a un cuerpo, es decir, al cuerpo de Jesús es un escándalo. Dios es espíritu puro, no puede unirse a un cuerpo”. “Esta es una filosofía repugnante, y yo, Nestorio, he encontrado otra solución. Jesús, el hombre Jesús, por sus obras merece la divinidad”. Así, Jesús se convirtió en Dios. Entonces Jesús es Dios. Decir que Jesús es Dios es perfectamente correcto. Pero, ¿podemos decir que Nestorio profesaba la fe católica? Él dice que Jesús es Dios, pero ¿cómo? Decimos que Dios fue quien se hizo hombre. “Jesús el hombre, se convirtió en Dios” ¿Quizá sea católica esta afirmación? Por supuesto que no. Es herejía. Por desgracia, eso es lo que un cierto profesor de Ratisbona, hace cuarenta años, enseñó en sus conferencias, diciendo que Jesús iba más lejos fuera de sí mismo, a través de su caridad …, va más allá de sí mismo al unirse a todos, esta es una herejía, que se parecía a la nestoriana. Así que debemos tener cuidado, queridos fieles, a profesar la fe católica como es debido. No basta con decir que Jesús es Dios, debemos afirmar que Dios se encarnó. Dios se hizo hombre. Ese es el misterio de la Encarnación.
Luego estaban los santos como San Cirilo de Alejandría, que luchó contra este error, porque si Jesús no es Dios, entonces es un hombre, por lo tanto la Santísima Virgen dio a luz a un hombre. Sería que la Santísima Virgen no es la Madre de Dios. “Santa María Madre de Dios, ruega Señora por nosotros, no, no puede ser verdad, la Santísima Virgen es Madre de Jesucristo hombre. Afirmar esto se trata de herejía, una ofensa a la Virgen. ¿Cómo negar su maternidad divina? San Cirilo se levantó contra él, y con ella el Concilio de Éfeso, diciendo que la Santísima Virgen es verdaderamente la Madre de Dios que dio a luz a Aquel que es Dios desde toda la eternidad, el Hombre-Dios, Cristo Jesús. María la santísima madre de Dios y hombre, la Madre de Dios, su Hijo es la segunda persona de la Santísima Trinidad, el Hijo de Dios. San Cirilo fue un santo que no dudó en refutar las herejías y por lo tanto, también fue perseguido. Él dijo que él refutó por la fe católica.
Así que vamos a explicar ahora, queridos fieles, la libertad religiosa, y explicar la fe católica. La libertad religiosa, es la que quiere respetar a todos aquellos que profesan los errores religiosos. Ella -la libertad religiosa- quiere que el Estado deje en libertad de propagar todos los errores, a todas las religiones falsas, en el nombre de la dignidad humana. Nosotros decimos que no. Que Jesucristo debe reinar, que ha de reinar en los corazones y públicamente debe reinar en el estado. El Estado debe ser católico. Nos dirigimos a refutar el error de esta falsa dignidad, la libertad de todas las religiones falsas, que el Estado debe respetar. Esto es imposible y falso. En su lugar, debemos afirmar la verdad, que sólo Cristo tiene el derecho a reinar públicamente y en el Estado. Esto es lo que hacemos, siguiendo el ejemplo de san Cirilo de Alejandría. No creo que por el hecho de que Roma nos ofrece hoy un acuerdo, una posición oficial en la Iglesia, debemos dejar de proclamar estas verdades, evidentemente, más fuerte, y que contradicen al Concilio. No debemos renunciar a la lucha contra el Concilio y sus errores.
El tercer ejemplo que voy a hacer es que la herejía de los Pneumatomachi. Después del Concilio de Éfeso, algunos afirmaron que el Espíritu Santo no es Dios, nuestra tercera herejía: “El Padre es Dios, el Hijo es Dios, pero el Espíritu Santo, no lo es. El Espíritu Santo es una criatura. ¿La prueba? El hecho de que Jesús le envió: “el Paráclito, el Espíritu de la Verdad que le enviaremos cuando estoy con el Padre.” Si Jesús manda a alguien significa que es una criatura. ” Aquí está el error de Pneumatomachi. Por lo tanto, queridos hijos, no es verdad que el Espíritu Santo no es Dios? Espero que estén listos para protestar y profesar su fe. Sí, el Espíritu Santo es Dios, el Padre y el Hijo. Hacemos la señal de la cruz en el nombre del Padre, del Hijo y del Espíritu Santo para demostrar que Dios son las tres personas divinas. “En el nombre del Padre,” sólo hay un nombre, el del Padre, el Hijo y el Espíritu Santo. Un solo Dios en Tres Personas. El Espíritu Santo es Dios. Así que San Basilio de Cesarea en el Ponto, se levantó para protestar contra este error y dijo: “El Espíritu Santo es verdaderamente Dios, debemos adorarlo como el Padre y el Hijo” .Él ha luchado y triunfado sobre este error. La solución de la crisis se dió después de tal vez veinte o treinta años, San Basilio vio que los herejes, Pneumatomachi, se comenzó a convertir, (sería bueno ahora que el Concilio se empiece a convertir, pero no es el caso. Ninguno. Ni Roma, ni las diócesis. Ninguno.) al ver que comenzaron a regresar a la fe católica que no se decidió en insistir, obligándolos a decir que el Espíritu Santo es Dios, porque esto habría dudado de profesar . A continuación, hizo uso de una fórmula más suave, diciendo que el Espíritu Santo es adorado con el Padre y el Hijo, y recibe la misma gloria del Padre y del Hijo: “Debemos adorar al Espíritu Santo como el Padre y el Hijo, tenemos que dar la misma gloria al Espíritu Santo que el Padre y el Hijo. Más sutil, pero que así profesaban la fe católica, sin equívocos. Si vamos a adorar al Espíritu Santo, porque es Dios y si tenemos en la misma gloria al Espíritu Santo que al Padre y el Hijo, es porque el Espíritu Santo es Dios. San Basilio no utilizó palabras ambiguas sobre los herejes, para que volvieran a Iglesia. Exigió que la fe católica fuera profesada, pero con una fórmula más ligera. Hizo uso de la prudencia, cosa muy buena, pero para que profesaran la verdadera fe. Negarse a firmar las cosas ambiguas. Esto es lo que hacemos hoy. Rechazar las fórmulas ambiguas sin dejar de condenar el error y adecuadamente profesar la fe católica. Cuando haya un Concilio dentro de veinticinco años se arrepentirán del Consejo pasado , porque verán que seguir así veremos el desastre en los seminarios, estarán completamente vacíos, las iglesias en ruinas, la apostasía y la inmoralidad en todas partes, entonces querrán hacer penitencia, y reconocer los errores. Cuando de la Iglesia comienzan a mostrar arrepentimiento, podemos utilizar fórmulas para ayudarles a regresar a más moderado, pero no ahora, ya que la crisis actualmente hace estragos en su totalidad. Ahora tenemos que proclamar y condenar los errores del Concilio, especialmente la negación de la realeza de Cristo, el rechazo de Cristo Rey. Así que, queridos fieles, es nuestro plan de batalla. No nos hagamos ilusiones, la crisis está lejos de terminar. Debemos organizarnos y luchar por un largo tiempo para perseverar y continuar profesando la fe católica plenamente, con plena confianza en el poder de nuestro Señor Jesucristo.
“Me dieron todo el poder en el cielo y en la tierra, id por el mundo, predicando la verdad, predicando la Santísima Trinidad, a Cristo Rey, predicando, predicando a Cristo Sumo Sacerdote, también a mi Madre Divina, que tiene todas las gracias, que distribuye todas las gracias. Y gracias a ustedes que va a triunfar sobre mis enemigos, es gracias a ustedes que se formen íntegramente en la fe católica, en mi Iglesia. Confiemos en mi Madre, Virgen Inmaculada, en su fe”. Que la Virgen Santa nos guarde la fe en su inmaculada santidad.
En el nombre del Padre, del Hijo y del Espíritu Santo, Amén.